giovedì 14 gennaio 2010

regionali

Mi riferisco alle posizioni del PD, ovviamente.
Le opinioni interne prevedono la catastrofe. Penso che il nodo irrisolto sia questo: candidare ovunque, o quasi, un candidato PD per impostare una politica di riqualificazione dell'immagine a lungo respiro, oppure contendere, regione per regione, la supremazia della destra puntando anche a "pareggiare", cioè eleggere, o appoggiare, un candidato anche non del PD: Bonino, Vendola, l'Udc in Calabria, ecc.... Una sorta di politica di contenimento del danno. La posizione di Bersani credo sia questa. La giudico interessante. Siamo però sempre alla questione dell'uovo e della gallina(nel senso di cosa sia meglio oggi o domani). Mi permetto di suggerirne un'altra: puntare al massimo di visibilità con parole d'ordine forti, al limite provocatorie, ma serie, rispetto ad un certo pensare unico. Perché non cominciamo a dire(scrivere)le cose come stanno? Siamo sicuri che non farà guadagnare voti? Gli altri spareranno, lo stanno già facendo, balle spaziali. E noi rispondiamo con il pomello del cambio?(manifesto elettorale di Penati, che poi si chiede come abbia perso la Provincia). Per quanto mi riguarda, la mia nuova macchina, se e quando arriverà, avrà il cambio automatico. Più comodo per le giunture ossee.

2 commenti:

  1. Sul fatto che sarebbe ora di parole d'ordine forti e parole e azioni forti ogni qualvolta serve sono più che d'accordo anche io. Anzi, credo lo siano la maggior parte dei sostenitori o degli affini al PD. Sono i vertici del PD che sembrano non saperlo.

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  2. Spero almeno che il manifestone sia pagato da Marchionne e non dai miei 50 euro(i).

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